Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23542 del 5 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:23542PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche si configura quando l'agente, mediante artifici e raggiri, induce in errore la pubblica amministrazione al fine di ottenere indebitamente contributi o finanziamenti pubblici, anche se i lavori o le attività per cui sono stati richiesti i contributi non sono stati effettivamente realizzati. La condotta fraudolenta del soggetto attivo, consistente nella presentazione di documenti falsi o mendaci, è sufficiente a integrare il reato, a prescindere dall'effettivo pagamento dei contributi ottenuti o dall'assenza di controlli da parte della pubblica amministrazione. Pertanto, la mancata realizzazione degli interventi finanziati, la produzione di fatture non corrispondenti ai lavori eseguiti e l'assenza di pagamenti all'impresa appaltatrice costituiscono elementi probatori idonei a dimostrare la sussistenza degli artifici e raggiri posti in essere dall'agente per indurre in errore l'ente erogatore. Il reato di truffa aggravata si distingue dalla fattispecie di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato o di enti pubblici in quanto la condotta fraudolenta, caratterizzata dall'utilizzo di artifici e raggiri, è elemento costitutivo essenziale della prima ipotesi delittuosa, mentre nella seconda la semplice presentazione di dichiarazioni o documenti attestanti falsamente il possesso di requisiti per ottenere il contributo è sufficiente a integrare il reato, in assenza di una vera e propria attività ingannatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IANNELLI En - rel. Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - Consigliere

Dott. VERGA Giovann - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 19/2013 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 08/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, Dr. Gabriele Mazzotta, per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), che ne c…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.