La normativa regionale sul "Piano Casa" (L.R. n. 30/2009) prevede una disciplina derogatoria rispetto alla normativa edilizia ordinaria, ma tale deroga si applica esclusivamente agli interventi di ampliamento e riqualificazione di edifici esistenti, e non anche agli interventi di nuova costruzione, per i quali rimangono applicabili le previsioni urbanistiche ed edilizie vigenti, ivi incluse quelle contenute negli strumenti attuativi (piani di recupero) adottati in attuazione della legislazione statale e regionale sugli insediamenti abusivi. Pertanto, per i progetti di nuova edificazione da realizzare in aree perimetrate ai sensi della L. n. 47/1985, trovano applicazione le prescrizioni del piano di recupero approvato, ivi compresa la previsione del lotto minimo di 10.000 mq, non potendosi ritenere tale requisito derogato dalla disciplina del "Piano Casa". La mancata comunicazione del preavviso di rigetto non inficia la legittimità del provvedimento finale, in quanto il diniego risulta sostanzialmente vincolato all'applicazione della normativa urbanistica vigente.