Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12403 del 31 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12403PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'attendibilità delle dichiarazioni rese dalle persone offese costituite parte civile, deve considerare la costanza e la coerenza delle stesse, il loro contenuto privo di toni esagerati o finalizzati a descrivere fatti di particolare gravità, nonché la proporzionalità tra gli episodi indicati e le modeste pretese risarcitorie avanzate. Tali elementi, unitamente alla valutazione delle eventuali incertezze o aporie presenti nelle deposizioni, consentono di escludere intenti calunniatori e di ritenere attendibili le dichiarazioni, anche in presenza di precedenti giudiziari a carico delle persone offese, purché temporalmente distanti e riferiti a vicende giudiziarie distinte. Il giudice di merito, nel motivare il diniego delle circostanze attenuanti generiche, può legittimamente fare riferimento ai precedenti penali dell'imputato e alla reiterazione delle condotte delittuose, senza necessità di ulteriori specifiche argomentazioni, in quanto tali elementi sono idonei a giustificare l'esclusione del beneficio. Parimenti, il diniego della sospensione condizionale della pena è correttamente motivato quando l'imputato abbia già fruito in precedenza di tale beneficio, in applicazione del disposto dell'art. 164, comma 4, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza dell'10/7/2019 della Corte d'appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Lecce, sezione…

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