Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37121 del 18 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:37121PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legalità sulla sentenza di merito, non può sindacare le valutazioni di fatto compiute dal giudice di appello in ordine alla responsabilità penale dell'imputato, quando tali valutazioni risultino sorrette da una motivazione logica e coerente con le emergenze processuali. Parimenti, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 133 e 62-bis c.p., rientra nella discrezionalità del giudice di merito, sottratta al sindacato di legittimità, salvo i casi di manifesta illogicità o irragionevolezza. Il ricorso per cassazione, pertanto, è inammissibile quando si risolve in una mera critica delle valutazioni di fatto e di diritto compiute dal giudice di appello, senza denunciare specifici vizi della motivazione o dell'applicazione della legge penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Va. Ma. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Torino, 1 sezione penale, in data 11/12/2009;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dr. ((omissis)), il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

osserva:

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza in data 11/12/2009, la Corte di appello di Torin…

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