Cassazione penale Sez. III sentenza n. 388 del 8 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:388PEN

Massima

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Il dolo del reato di violazione di sigilli può essere escluso solo in presenza di un errore di fatto scusabile, che si configura quando il soggetto agente si rappresenti erroneamente una situazione di fatto che, se effettivamente esistente, escluderebbe l'antigiuridicità della sua condotta. Tuttavia, tale errore non può essere invocato quando l'imputato era a conoscenza dell'obbligo di ottenere l'autorizzazione del giudice per accedere all'immobile sottoposto a sequestro, come dimostrato dalla circostanza che egli stesso aveva precedentemente presentato istanza di dissequestro temporaneo. Inoltre, il riconoscimento delle attenuanti generiche non è di per sé sufficiente a far ritenere integrati i presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, trattandosi di valutazioni distinte e fondate su parametri diversi. Pertanto, l'imputato ha l'onere di allegare specificamente la sussistenza dei requisiti previsti dall'art. 131-bis c.p. per l'applicazione di tale causa di non punibilità, senza poter fare affidamento sulla mera prevalenza delle attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/02/2016 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSIO SCARCELLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza 17.02.2016, la Corte d'appello di Napoli confermava la sentenza 2.07.2012 del t…

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