Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5704 del 17 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:5704PEN

Massima

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Il legittimo esercizio del diritto di critica, quale causa di esclusione della punibilità per il reato di diffamazione, postula la sussistenza di due presupposti: la verità del fatto storico posto a fondamento della elaborazione critica e la continenza, ossia l'uso di modalità espressive proporzionate e funzionali all'opinione manifestata. Pertanto, le affermazioni diffamatorie rese in relazione a un episodio realmente accaduto, anche se espresse con toni forti e polemici, non eccedono i limiti del diritto di critica quando siano strettamente funzionali alla manifestazione di un giudizio di disvalore sulla correttezza tecnica dell'azione adottata dalla persona offesa, senza tramodare in una gratuita ed immotivata aggressione della sua reputazione. In tali casi, il fatto non costituisce reato ai sensi dell'art. 51 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso a sentenza del 14/02/2020 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SESSA RENATA;
Il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MARINELLI FELICETTA ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Perugia, rilevata preliminarmente la pre…

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