Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38278 del 21 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:38278PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella compiuta dai giudici di merito, né riesaminare il complessivo quadro probatorio al fine di pervenire a una diversa ricostruzione dei fatti. Il suo controllo è limitato alla verifica della logicità e della coerenza della motivazione, senza poter sindacare l'apprezzamento delle risultanze istruttorie, che rientra nella esclusiva competenza del giudice di merito. Il vizio di motivazione denunciabile in cassazione sussiste solo quando l'iter argomentativo seguito dal giudice di merito risulti manifestamente illogico o irrazionale, in modo da risultare percepibile ictu oculi, senza che sia sufficiente la mera prospettazione di una diversa, e per il ricorrente più adeguata, valutazione delle prove. Pertanto, una volta che il giudice di merito abbia coordinato logicamente gli elementi di prova, a nulla vale opporre che gli stessi si prestavano a una diversa lettura o interpretazione, parimenti corretta sul piano logico, giacché il sindacato di legittimità non può spingersi fino a sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. CAPOZZI A. - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanue - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

REPUBBLICA ITALIANA
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2172/2013 CORTE APPELLO di ANCONA, del 08/05/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per rigetto;
udito il difensore avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte d'appello …

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