Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19304 del 17 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19304PEN

Massima

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Il custode di un bene sottoposto a sequestro amministrativo non risponde a titolo di dolo ai sensi dell'art. 334 c.p. per la dispersione del bene, qualora abbia limitato la sua condotta alla mera custodia dello stesso, senza consapevolmente consentirne la sottrazione da parte di terzi. Perché possa configurarsi la responsabilità dolosa del custode è necessario che questi abbia agito con coscienza e volontà di sottrarre il bene alla garanzia del sequestro, non essendo sufficiente la mera negligenza nella custodia che abbia agevolato la sottrazione da parte di terzi, la quale può al più integrare una responsabilità colposa ai sensi dell'art. 335 c.p. Il semplice spostamento del bene in luogo diverso da quello indicato all'amministrazione, senza ulteriori elementi di prova della volontà di dispersione, non integra di per sé la fattispecie di cui all'art. 334 c.p., essendo necessario accertare la consapevolezza e la volontarietà della condotta dispersiva da parte del custode.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgi - Presidente

Dott. CALVANESE E - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/09/2020 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento sen…

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