Consiglio di Stato sentenza n. 3015 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:3015SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nelle domande di condono edilizio presentate ai sensi delle leggi n. 47 del 1985 e n. 724 del 1994, l'autorità competente ad esaminare l'istanza di condono deve acquisire il parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo di inedificabilità sopravvenuto rispetto alla data di realizzazione dell'abuso, anche qualora il vincolo sia stato imposto successivamente all'esecuzione dell'opera abusiva. Ciò in quanto il quadro normativo riconducibile alle disposizioni dei primi due condoni va inteso nel senso che, se nel corso del procedimento di esame della domanda di condono entra in vigore una normativa o è emesso un provvedimento che determina la sopravvenienza di un vincolo di protezione dell'area in questione, l'autorità competente deve acquisire il parere dell'autorità preposta alla tutela del "vincolo sopravvenuto", che deve pronunciarsi tenendo conto del quadro normativo vigente al momento in cui esercita i propri poteri consultivi. Tale regola risulta condivisibile, poiché con la disposizione o con l'atto amministrativo sopravvenuto l'area è specificamente sottoposta ad un regime giuridico di protezione, rispetto al quale va valutata l'incidenza dell'abuso commesso. Inoltre, il comma 43 bis dell'art. 32 del d.l. n. 269 del 2003, convertito nella legge n. 326 del 2003, non ha affatto inciso sui poteri delle autorità preposte alla tutela dei vincoli, né ha inciso sul loro dovere di constatare la presenza del vincolo di inedificabilità assoluta, con cui la disposizione di legge o l'atto amministrativo hanno imposto l'immodificabilità dei luoghi e dunque la insanabilità degli abusi ancora esistenti.

Sentenza completa

N. 02797/2013
REG.RIC.

N. 03015/2013REG.PROV.COLL.

N. 02797/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2797 del 2013, proposto dall’Ente Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

il signor ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Cosseria, 2;

nei confronti di

la signora ((omissis)), il Comune di Castellabate, in persona del Sindaco
pro tempore
, la Regione Campania, in persona del Presidente
pro tem…

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