Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che: 1. La graduatoria provvisoria in una procedura selettiva per l'assegnazione di concessioni di posteggi per il commercio su aree pubbliche ha natura endoprocedimentale, pertanto i relativi ricorsi sono inammissibili per carenza di interesse, in quanto l'esame delle censure relative al punteggio attribuito non avrebbe prodotto alcun vantaggio per il ricorrente, essendo l'aggiudicatario risultato comunque correttamente destinatario del punteggio maggiore. 2. È legittima l'attribuzione del punteggio aggiuntivo per anzianità di esercizio nel posteggio oggetto di gara, in applicazione della normativa regionale, anche laddove vi sia una parziale difformità tra questa e la disciplina contenuta nel Documento Strategico del Comune, in quanto prevale il disposto regolamentare regionale. 3. Non vi è violazione del principio di parità di trattamento tra i partecipanti alla selezione pubblica, in quanto la valutazione dell'anzianità pregressa nel posteggio è logicamente e convincentemente motivata in relazione all'effettiva disponibilità dello stesso, e non sulla base di un criterio giuridico-formale. 4. È legittima la valutazione dell'anzianità acquisita nel posteggio, anche se non nell'identica postazione oggetto della procedura selettiva, purché collocabile nella medesima area, in quanto tale interpretazione è coerente con la ratio della disciplina normativa. 5. Le spese del doppio grado di giudizio sono integralmente compensate tra le parti, in considerazione della complessità e peculiarità della vicenda contenziosa.