Consiglio di Stato sentenza n. 4393 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:4393SENT

Massima

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Il potere di autotutela amministrativa, volto all'annullamento d'ufficio di un precedente provvedimento, è rimesso alla discrezionalità della pubblica amministrazione e non sorge alcun obbligo giuridico di provvedere a fronte di istanze di parte volte a sollecitare l'esercizio di tale potere. Ciò in quanto il potere di autotutela si esercita d'ufficio, sulla base di una valutazione di merito rimessa alla più ampia discrezionalità dell'amministrazione, e non su istanza di parte, la quale ha mero valore di sollecitazione priva di cogenza giuridica. Pertanto, l'amministrazione non è tenuta a pronunciarsi espressamente su tali istanze, né il suo silenzio può essere impugnato come silenzio-rifiuto, essendo il potere di autotutela sottratto a forme di coercizione esterna. Inoltre, non è consentito al privato di eludere i termini decadenziali per l'impugnazione di un atto amministrativo introducendo le relative censure attraverso il meccanismo dell'impugnazione del diniego di provvedere su una istanza di autotutela riferita a tale atto, in quanto ciò violerebbe il principio di certezza delle situazioni giuridiche. Tali principi valgono anche quando l'istanza di autotutela si fondi su sopravvenuti orientamenti giurisprudenziali favorevoli al privato, in quanto il mutamento della giurisprudenza non incide sulla discrezionalità dell'amministrazione nell'esercizio del potere di autotutela, né determina un obbligo di riesame del provvedimento precedentemente adottato.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/07/2020

N. 04393/2020REG.PROV.COLL.

N. 00033/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 33 del 2020, proposto da
Company Renewable Energy S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Regione Puglia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia sezione staccata di Lecce (Sezione Seconda) n. 01877/2019, resa tra le parti, concernente Accertamen…

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