Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38212 del 14 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:38212PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto non solo dai precedenti penali dell'indagato, ma anche dai suoi comportamenti e atti concreti, che dimostrino la sua pericolosità sociale e la sua dedizione a delinquere in modo professionale, traendone il proprio reddito. In tali casi, la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico può risultare inidonea a fronteggiare adeguatamente il pericolo di recidiva, in ragione della comprovata insensibilità dell'indagato a pregressi trattamenti sanzionatori o preventivi e della sua sistematica attività criminosa. Il giudice, pertanto, non è tenuto a motivare specificamente sull'inidoneità di tale misura meno afflittiva, quando abbia ritenuto adeguata unicamente la custodia carceraria per la pericolosità dell'indagato e la peculiarità del fatto contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - rel. Consigliere

Dott. TANGA Antonio Leonard - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 450/2016 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 31/03/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CLAUDIO D'ISA;
sentite le conclusioni del PG Dott. POLICASTRO Aldo, che chiede dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza, indicata in epigrafe, con cui il Tribunale di Catania - sezione del riesame - ha rigettato la richiesta di riesame proposto avvero …

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