Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1561 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:1561SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione sull'istanza di accertamento di conformità urbanistica di cui all'art. 36 del D.P.R. n. 380 del 2001 ha natura di atto tacito di reiezione dell'istanza (e quindi di silenzio-significativo e non di silenzio-rifiuto). Pertanto, una volta decorso il termine di 60 giorni, si forma il silenzio-diniego, che può essere impugnato dall'interessato in sede giurisdizionale nel prescritto termine decadenziale di sessanta giorni, senza che però possano ravvisarsi in esso i vizi formali propri degli atti, quali i difetti di procedura o la mancanza di motivazione. L'obbligo di "adeguata motivazione" non può che riguardare, nella formulazione della norma, l'ipotesi in cui l'Amministrazione ritenga di accogliere la richiesta di accertamento di conformità, al fine di tutelare la collettività e gli eventuali controinteressati rispetto alla determinazione di sanare un abuso edilizio. Tuttavia, il diritto di difesa dell'interessato non viene ad essere vulnerato dalla limitazione all'attività assertiva, ben potendo egli dedurre e validamente provare che l'istanza di sanatoria sia meritevole di accoglimento per la sussistenza della prescritta doppia conformità urbanistica delle opere abusivamente realizzate, operazione del tutto scevra di valutazioni discrezionali e riconducibile a mero accertamento comparativo. La nozione di pertinenza edilizia non coincide con quella civilistica, essendo circoscritta a quei manufatti che non alterano in modo significativo l'assetto del territorio, cioè di dimensioni modeste e ridotte rispetto alla cosa cui ineriscono. Se fa difetto il requisito strutturale, ossia se la cosa che si ritiene pertinenziale ha dimensioni consistenti, non occorre neanche appurare l'esistenza dell'elemento funzionale, dovendosi in radice escludere che il manufatto abbia natura pertinenziale. L'ordinanza di demolizione, ove venga presentata dopo la sua adozione un'istanza di accertamento di conformità, dismette unicamente e temporaneamente la sua efficacia, efficacia destinata a riespandersi ove il Comune riscontri negativamente la domanda di sanatoria respingendola. L'ordinanza di demolizione è sufficientemente motivata con la descrizione delle opere abusive e delle ragioni dell'abusività, non occorrendo ulteriore sviluppo motivazionale. I manufatti non precari, ma funzionali a soddisfare esigenze permanenti, vanno considerati come idonei ad alterare lo stato dei luoghi, con un sicuro incremento del carico urbanistico, a nulla rilevando la precarietà strutturale del manufatto, la rimovibilità della struttura e l'assenza di opere murarie, posto che il manufatto non precario non è deputato ad un suo uso per fini contingenti, ma è destinato ad un utilizzo destinato ad essere reiterato nel tempo in quanto stagionale. L'ordine di demolizione è atto dovuto conseguente all'accertamento della natura abusiva delle opere edilizie realizzate e non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento stante il suo carattere vincolato, presupponente un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul carattere non assentito delle medesime.

Sentenza completa

N. 06757/2008
REG.RIC.

N. 01561/2015 REG.PROV.COLL.

N. 06757/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6757 del 2008, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Neapolisanit S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Napoli, viale Gramsci,10;

contro

Comune di Ottaviano, non costituito;

per l'annullamento, quanto al ricorso principale:

del provvedimento tacito di rigetto relativo all'istanza di permesso di costruire in sanatoria ex art. 36 D.P.R. 380/2001 prot. 12384 del 18 luglio 2008;

quanto ai primi motivi aggiunti depositati il 12.2.2009:

dell’ordinanza n. 44/VII del 18.6.2008 con la quale ingiunge…

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