Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11987 del 14 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:11987PEN

Massima

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Il dolo alternativo di tentato omicidio e lesioni volontarie è compatibile con il reato di tentativo, quando l'agente si rappresenta e vuole indifferentemente la morte o il ferimento della vittima. Il giudice, nel valutare la sussistenza del dolo di tentato omicidio, deve attentamente esaminare tutti gli elementi probatori, senza limitarsi a una parziale e travisata lettura delle risultanze processuali, ma esprimendo una chiara valutazione sull'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa e dell'imputato. La premeditazione può essere desunta da elementi oggettivi, quali la predisposizione di un agguato, il parcheggio dell'autovettura in luogo distante per evitare il riconoscimento, l'attesa in zona scarsamente illuminata e l'utilizzo di un'arma, che denotano un lasso di tempo significativo tra l'ideazione e l'esecuzione del delitto. La mancata concessione delle attenuanti generiche, pur in presenza di elementi favorevoli all'imputato come l'incensuratezza e il risarcimento del danno, può essere adeguatamente motivata sulla base della gravità del fatto, dell'intensità del dolo e delle conseguenze psicologiche per la vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BOLOGNA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

inoltre:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1295/2011 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 05/07/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

Udito il Procuratore Generale in persona…

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