Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Findomus Boschese S.r.l. avverso la delibera comunale che autorizzava la società Stella Maris Società Cooperativa a redigere il Piano Urbanistico Attuativo di un'area di riqualificazione urbana, ha dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della ricorrente. Tale decisione si fonda sui seguenti principi di diritto: 1. La legittimazione attiva e l'interesse a ricorrere devono sussistere non solo al momento dell'introduzione del giudizio, ma anche al momento della decisione. Il venir meno di tali requisiti comporta l'improcedibilità del ricorso ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del Processo Amministrativo. 2. Nel caso di specie, la società ricorrente aveva perso ogni interesse alla decisione della controversia in quanto, da un lato, era stata definitivamente condannata in sede penale per lottizzazione abusiva e, dall'altro, i beni oggetto della lottizzazione erano stati definitivamente confiscati. Pertanto, la ricorrente non vantava più alcuna posizione giuridica rilevante ai fini della presente controversia. 3. Le spese di giudizio seguono la soccombenza virtuale, anche in presenza di una pronuncia di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse, in applicazione del principio della soccombenza oggettiva. 4. Sussistono i presupposti per l'oscuramento delle generalità e di qualsiasi altro dato idoneo ad identificare la parte istante, al fine di tutelare i diritti e la dignità della stessa.