Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3438 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:3438SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: L'amministrazione comunale è tenuta a negare l'accertamento di compatibilità paesaggistica e a reiterare l'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate senza titolo in area sottoposta a vincolo paesaggistico, qualora tali opere abbiano comportato incrementi di volume e superficie utile, in quanto tali interventi sono da considerarsi inammissibili e non sanabili ai sensi della normativa di riferimento (d.P.R. 380/2001 e d.lgs. 42/2004). L'amministrazione non ha alcun potere discrezionale di scelta tra la sanzione demolitoria e quella pecuniaria, essendo la demolizione l'unica misura sanzionatoria prevista in via diretta ed immediata dalla legge in caso di violazioni della disciplina paesaggistica. La possibilità di non procedere alla rimozione delle parti abusive quando ciò sia di pregiudizio alle parti legittime costituisce solo un'eventualità della fase esecutiva, subordinata alla circostanza dell'impossibilità del ripristino dello stato dei luoghi, senza che di essa occorra farsi carico in sede di adozione del provvedimento recante la sanzione demolitoria, fermo restando il diritto al risarcimento del danno ingiusto eventualmente arrecato contra ius in sede di esecuzione.

Sentenza completa

N. 07395/2010
REG.RIC.

N. 03438/2015 REG.PROV.COLL.

N. 07395/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7395 del 2010, proposto da: ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)),
rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio è eletto domicilio, in Napoli, via del Rione Sirignano, n. 9;

contro

Comune di ((omissis)) (Na), in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso, per mandato in calce all’atto di costituzione in giudizio ed in virtù di determina dirigenziale n. 206 del 2010, dall’avv. ((omissis)) dell’Avvocatura comunale, con domicilio eletto presso il Palazzo Comunale e, quindi, ex art. 25 c.p.a. da intendersi presso la segreteria di questo adito Tribunale;

per l'…

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