Il licenziamento disciplinare del pubblico dipendente per assenze ingiustificate dal servizio, accertate anche in sede penale, è legittimo qualora risulti proporzionato alla gravità della condotta, in assenza di elementi giustificativi addotti dal lavoratore. Il procedimento disciplinare accelerato di cui all'art. 55-quater del d.lgs. n. 165/2001 è applicabile anche in assenza di accertamento in flagranza della falsa attestazione di presenza, purché la contestazione sia sufficientemente specifica e non sia leso il diritto di difesa del dipendente. L'onere della prova della fondatezza dell'addebito e della sua gravità grava sul datore di lavoro pubblico, il cui apprezzamento in merito alla proporzionalità della sanzione espulsiva adottata è sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logico-giuridici, non per una diversa valutazione delle risultanze probatorie.