Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17713 del 19 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:17713PEN

Massima

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Il reato di porto ingiustificato di arma, anche impropria, concorre con il reato di rapina aggravata dall'uso della medesima arma, in quanto si tratta di illeciti diversi e autonomi posti a tutela di beni giuridici distinti. Pertanto, la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, che abbia riconosciuto tale concorso di reati, non può essere oggetto di impugnazione per Cassazione, se non per vizi di palese incongruenza, non essendo consentito censurare la qualificazione giuridica del fatto o la ricorrenza delle circostanze, salvo il caso in cui l'accordo abbia presupposto una modifica dell'imputazione originaria. Inoltre, la sentenza applicativa della pena patteggiata non può essere impugnata per Cassazione neppure con riferimento all'entità della pena o alla ritenuta sussistenza di ulteriori attenuanti non considerate, né possono dedursi circostanze di fatto che non sarebbero state considerate in sentenza e che si vorrebbero riesaminare. Infatti, in tema di patteggiamento, una volta che l'accordo tra le parti sia stato ratificato dal giudice con la sentenza di applicazione della pena, non è consentito, fuori dai casi di palese incongruenza, censurare il provvedimento in punto di qualificazione giuridica del fatto e di ricorrenza delle circostanze, neppure sotto il profilo della mancanza di motivazione, ricorrendo in proposito un dovere di specifica argomentazione solo per il caso che l'accordo abbia presupposto una modifica dell'imputazione originaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domeni - Presidente

Dott. IASILLO A - rel. Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Pietro - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincen - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (nato il (OMISSIS));
avverso la sentenza del G.I.P. del Tribunale di Cosenza in data 31/05/2017;
Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)).
Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. FIMIANI Pasquale;
il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
Osserva:
Con sentenza - ex articolo 444 c.p.p., - del 31/05/2017, il G.I.P. del Tribunale di Cosenza applico' a (OMISSIS) la pena, concordata tr…

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