La concessione del beneficio dell'indulto per il reato di partecipazione ad associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74, comma 2, del D.P.R. n. 309/1990, non è preclusa dall'aggravante di cui all'art. 80, comma 2, dello stesso decreto, prevista per il diverso reato di detenzione illecita di ingenti quantitativi di droga, di cui all'art. 73. Pertanto, il giudice dell'esecuzione deve valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione dell'indulto in relazione alla sola pena inflitta per il reato associativo, senza estendere l'effetto preclusivo dell'aggravante di cui all'art. 80, comma 2, anche a tale fattispecie. La Legge n. 241/2006, art. 1, comma 2, lett. b), ultima parte, esclude l'indulto solo per le ipotesi di condanna come promotore, fondatore, dirigente, organizzatore o finanziatore dell'associazione (art. 74, commi 1, 4 e 5 D.P.R. n. 309/1990), nonché per l'aggravante di cui all'art. 80, comma 1, lett. c), relativa all'associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti adulterate o commiste, ma non per la semplice partecipazione all'associazione di cui al comma 2 dell'art. 74.