L'annullamento in autotutela di un atto amministrativo non può retroagire fino ad intaccare i rapporti giuridici già esauriti, ovvero le prestazioni già eseguite in adempimento degli obblighi originariamente assunti dalle parti. Pertanto, l'annullamento in autotutela di una convenzione o di un protocollo d'intesa non può pregiudicare il diritto al rimborso delle spese sostenute dal Comune per l'assunzione e la retribuzione dei lavoratori stabilizzati in esecuzione di tali atti, in quanto trattasi di rapporti giuridici ormai esauriti, rispetto ai quali il provvedimento di secondo grado non può avere effetti retroattivi. Il principio di certezza dei rapporti giuridici impone infatti che gli effetti di un atto di annullamento in autotutela siano limitati nel tempo, non potendo incidere su situazioni giuridiche già consolidatesi per effetto dell'esecuzione dell'originario provvedimento. Ciò in quanto, altrimenti, si determinerebbe una ingiustificata compressione delle posizioni giuridiche soggettive dei privati, in contrasto con i principi di buona fede e affidamento. Pertanto, il Comune ha diritto al rimborso delle spese sostenute per la stabilizzazione dei lavoratori, in quanto trattasi di rapporti giuridici ormai esauriti, non intaccabili dall'annullamento in autotutela della convenzione o del protocollo d'intesa che ne costituiva il titolo originario.