Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26308 del 19 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26308PEN

Massima

Il porto di armi o oggetti atti ad offendere, pur essendo vietato dalla legge, può essere giustificato dalla sussistenza di un motivo plausibile e ragionevole, il cui accertamento richiede un'adeguata valutazione da parte del giudice. Pertanto, la condanna per tale reato non può fondarsi sulla mera prova dell'elemento materiale, ma deve essere sorretta da una motivazione che escluda in modo convincente l'esistenza di una causa di giustificazione, vagliando attentamente le circostanze concrete addotte dall'imputato e le relative argomentazioni. Solo in assenza di un ragionevole dubbio sulla sussistenza di una giustificazione, il giudice può pronunciare una sentenza di condanna, debitamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. MASI Paola - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. LANNA Angelo Valerio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/10/2021 del TRIBUNALE di TERMINI IMERESE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA MASI;
letta la requisitoria scritta del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Procuratore Luigi Birritteri, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 12 ottobre 2021 il Tribunale di Termini I…

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