Il possesso dei requisiti di partecipazione previsti dal bando di gara, in particolare quelli di capacità economica, finanziaria e tecnica, costituisce un presupposto essenziale per la legittima ammissione di un concorrente alla procedura di affidamento di un appalto pubblico. L'omessa o insufficiente dimostrazione di tali requisiti, anche attraverso il ricorso all'istituto dell'avvalimento, comporta l'obbligo per la stazione appaltante di escludere il concorrente dalla gara, senza possibilità di sanatoria o regolarizzazione successiva, in ossequio ai principi di parità di trattamento e di tassatività delle cause di esclusione previste dalla normativa di settore. L'accertamento della carenza dei requisiti di partecipazione, anche in sede giurisdizionale, determina l'improcedibilità del ricorso principale proposto dal concorrente escluso, in quanto la sua posizione di illegittimo partecipante alla gara non gli consente di vantare un interesse concreto ed attuale all'annullamento degli atti di gara.