Tribunale Amministrativo Regionale Liguria - Genova sentenza n. 1047 del 2014

ECLI:IT:TARLIG:2014:1047SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di autorizzazione paesaggistica, ancorché originariamente legittimo, può perdere efficacia per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora l'Amministrazione competente abbia successivamente adottato un nuovo provvedimento di autorizzazione paesaggistica, in esito a un nuovo parere favorevole dell'organo preposto alla tutela del paesaggio. In tal caso, il ricorso proposto avverso il provvedimento originario deve essere dichiarato improcedibile, in quanto l'interesse del ricorrente risulta venuto meno per effetto dei nuovi provvedimenti adottati. Ciò in quanto il giudizio amministrativo ha ad oggetto l'interesse del ricorrente alla rimozione dell'atto impugnato, interesse che viene meno quando l'Amministrazione adotta un nuovo provvedimento che soddisfa le pretese del ricorrente. Pertanto, il giudice amministrativo, accertata la sopravvenuta carenza di interesse, deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito delle censure originariamente dedotte. Tale principio trova applicazione anche nell'ipotesi in cui il nuovo provvedimento favorevole all'intervento edilizio sia stato adottato a seguito dell'annullamento in autotutela, da parte dell'organo preposto alla tutela paesaggistica, del precedente parere negativo, in quanto tale annullamento fa venir meno il presupposto del provvedimento impugnato, determinando la cessazione della materia del contendere. In tali casi, le spese di giudizio seguono il principio della soccombenza virtuale, essendo il ricorso dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

N. 01031/2012
REG.RIC.

N. 01047/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01031/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1031 del 2012, proposto da:
Lorenzo Mannori, rappresentato e difeso dagli avv.ti Cristina Pizzorni e Marco Giannini, con domicilio eletto presso lo studio della prima in Genova, via XX Settembre, 14/31;

contro

Comune di Pieve Ligure;
Ministero per i beni e le attività culturali, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Genova, domiciliata in Genova, viale Brigate Partigiane n. 2;

nei confronti di

Luca Milani, rappresentato e difeso dagli avv.ti Paolo Bertacco e Maria Silvia Sommazzi, con domicilio eletto presso lo studio della seconda in Genova, v…

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