Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 8014 del 2 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:8014CIV

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento decisorio emesso dalla Corte di Cassazione nell'ambito del giudizio di revocazione, ai sensi dell'art. 403 c.p.c., non è suscettibile di ulteriore impugnazione per revocazione, in quanto tale mezzo di impugnazione straordinaria è precluso dal primo comma della medesima disposizione normativa. Pertanto, il ricorso per revocazione avverso l'ordinanza che ha dichiarato inammissibile il precedente ricorso per revocazione deve essere dichiarato inammissibile, in applicazione del consolidato orientamento giurisprudenziale che esclude la possibilità di esperire un nuovo rimedio straordinario avverso il provvedimento conclusivo del giudizio di revocazione. Tale principio trova giustificazione nella necessità di assicurare la stabilità e definitività delle pronunce giurisdizionali, evitando il proliferare di impugnazioni a catena che comprometterebbero l'effettività della tutela giurisdizionale. Pertanto, l'ordinanza che definisce il giudizio di revocazione, pur avendo natura decisoria, non è suscettibile di ulteriore impugnazione per revocazione, essendo preclusa tale possibilità dal chiaro dettato normativo dell'art. 403 c.p.c., il quale prevede espressamente che la sentenza pronunciata nel giudizio di revocazione non possa essere a sua volta impugnata con lo stesso mezzo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 1

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PLENTEDA Donato - Presidente

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. RAGONESI Vittorio - Consigliere

Dott. CULTRERA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCALDAFERRI Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 23640-2011 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende unitamente a se medesimo, giusta delega in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

COMUNE DI ASCOLI PICENO (OMISSIS) in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dagli avvocati (OMISSIS) (dell'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.