Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18701 del 4 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18701PEN

Massima

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Il riconoscimento fotografico della persona offesa, corroborato dal rinvenimento di tracce di DNA dell'imputato sul luogo del delitto, costituisce prova sufficiente per affermare la colpevolezza dell'imputato per i reati di tentata rapina e lesioni, anche in assenza di una verbalizzazione dettagliata delle operazioni tecniche di accertamento del DNA, qualora la difesa non abbia sollevato eccezioni o richiesto l'esame in contraddittorio dei consulenti tecnici. La volontà dell'imputato di appropriarsi del bene altrui mediante violenza può essere desunta dalle dichiarazioni della persona offesa, senza che sia necessaria la prova di un'azione diretta esclusivamente all'impossessamento del bene, essendo sufficiente che l'aggressione sia stata finalizzata anche, seppur non esclusivamente, all'appropriazione del bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza resa il 30 marzo 2022 dalla CORTE di APPELLO di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORSELLINO MARIA DANIELA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Pedicini Ettore che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso e dell'avv. (OMISSIS) che insiste nei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO E I…

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