Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33494 del 24 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:33494PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. è configurabile anche quando le singole condotte sono reiterate in un arco di tempo molto ristretto, a condizione che si tratti di atti autonomi e che la reiterazione di questi sia la causa effettiva di uno degli eventi considerati dalla norma incriminatrice, come il grave e persistente stato di ansia e di paura della vittima o il mutamento delle sue abitudini di vita. Ai fini dell'integrazione del reato, non rileva la valutazione puramente quantitativa delle variazioni apportate alle abitudini di vita della vittima, ma il significato e le conseguenze emotive della costrizione subita. La condotta persecutoria nel suo complesso, e non i singoli atti considerati tipici, assume rilevanza penale, essendo l'atteggiamento persecutorio ad assumere specifica autonoma offensività. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della concessione delle circostanze attenuanti generiche, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità se non contraddittoria e adeguatamente motivata. Parimenti, la determinazione equitativa del danno non patrimoniale in favore della parte civile è censurabile in Cassazione solo in caso di totale mancanza di giustificazione o di macroscopica irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SESSA Rena - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/07/2018 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott.ssa CESQUI ELISABETTA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore;
L'avv. (OMISSIS), difensore del COMUNE ((omissis)) IN MARIGNANO, conclude per la conferma della sentenza di…

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