Il rilevamento automatico della velocità mediante apparecchiature omologate e regolarmente gestite dagli organi di polizia stradale, con adeguata segnalazione della postazione di controllo, è legittimo anche se il Comune ha affidato in appalto la manutenzione e il controllo periodico di tali apparecchiature a una società privata, purché l'accertamento e la contestazione della violazione rimangano di esclusiva competenza degli agenti della polizia locale. La corresponsione di una percentuale dei proventi delle sanzioni alla società privata non inficia la legittimità dell'accertamento, in quanto tale remunerazione non condiziona l'attività di rilevazione e verifica svolta dagli organi pubblici competenti, nel rispetto del vincolo di destinazione dei proventi previsto dalla legge. Spetta all'automobilista opporre l'accertamento dimostrando l'inadeguatezza o la non visibilità della segnaletica di preavviso, mentre l'amministrazione ha l'onere di provare l'esistenza e la regolarità della segnalazione.