Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26306 del 6 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:26306PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di un bene proveniente da delitto, in assenza di una giustificazione attendibile circa la sua provenienza, integra l'elemento soggettivo del reato di ricettazione, in quanto tale omissione o non credibile indicazione della causale di ricezione del bene costituisce una condotta idonea a rivelare la volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto di mala fede. Il principio di legittimità stabilisce che la consapevolezza di aver ricevuto un bene di provenienza delittuosa può essere desunta dalla mancata o non credibile indicazione della sua provenienza da parte del possessore, circostanza che rappresenta un indice rivelatore della volontà di occultamento, sintomatica di un acquisto in mala fede. Pertanto, la semplice spendita di un bene di provenienza delittuosa, senza fornire una giustificazione attendibile circa la sua ricezione, è sufficiente a integrare l'elemento soggettivo del reato di ricettazione, in quanto tale condotta omissiva o non credibile è logicamente riconducibile a una volontà di occultamento, indice di un acquisto in mala fede. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione, può legittimamente desumere la consapevolezza della provenienza delittuosa del bene dalla mancata o non credibile indicazione della causale di ricezione da parte del possessore, senza che ciò si traduca in una inammissibile rivalutazione del materiale probatorio, trattandosi di un principio di legittimità consolidato nella giurisprudenza di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. TAVASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FI. PA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/07/2003 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. PAGANO FILIBERTO;

udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

OSSERVA

Il difensore di Fi. Pa. ricorre avverso la sentenza…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.