Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la controversia relativa all'attività svolta dalla società ricorrente per conto del Commissariato per l'Emergenza Rifiuti nella Regione Campania, afferma il principio per cui le controversie attinenti alla complessiva azione di gestione del ciclo dei rifiuti, qualora siano connesse alle situazioni di emergenza dichiarate ai sensi dell'art. 5, comma 1, della legge n. 225/1992, rientrano nella competenza funzionale inderogabile del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, in applicazione degli artt. 14, comma 1, e 135, comma 1, lett. e), del Codice del Processo Amministrativo. Ciò in quanto la tempistica, l'individuazione delle responsabilità e la sussistenza o meno di un potere gestorio degli enti subentrati sono strettamente dipendenti dalle prescrizioni contenute nelle Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri e nelle connesse ordinanze del Commissario di Governo emesse in sede emergenziale. Pertanto, la competenza a conoscere della controversia, avente ad oggetto domande ripristinatorie e risarcitorie relative all'attività svolta dalla società ricorrente per conto del Commissariato per l'Emergenza Rifiuti, spetta inderogabilmente al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, con sede in Roma, innanzi al quale la causa dovrà essere riassunta entro il termine di cui all'art. 15, quarto comma, del Codice del Processo Amministrativo.