Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3823 del 26 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:3823PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il tentativo di omicidio si configura quando la condotta dell'agente, valutata nella sua oggettiva idoneità e non equivocità, sia diretta in modo inequivoco a cagionare la morte della vittima, anche se non realizzata per cause indipendenti dalla sua volontà. L'intenzione omicidiaria può desumersi, in mancanza di confessione, dalle peculiarità intrinseche dell'azione criminosa, come il comportamento antecedente e susseguente al reato, la natura del mezzo usato, le parti del corpo della vittima attinte, la reiterazione, l'intensità e la forza di penetrazione dei colpi. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del dolo e nel determinare la pena, non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti, essendo sufficiente che egli faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, restando gli altri disattesi o superati da tale valutazione. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivato, con riferimento agli elementi di preponderante rilevanza ritenuti ostativi al loro accoglimento, senza che sia necessaria una distinta valutazione di ogni singola deduzione difensiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/05/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO SIANI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CANEVELLI PAOLO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza resa il 24 - 31 maggio 2016 la Corte di appello di Milano ha parzialmente r…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.