Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3997 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:3997SENT

Massima

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Il Comune, competente al rilascio di autorizzazioni amministrative, è tenuto a pronunciarsi espressamente sulle istanze presentate dall'interessato, anche ove l'esito sia negativo, non potendo opporre il silenzio-rifiuto. In caso di inerzia, il giudice amministrativo può ordinare all'Amministrazione di adottare un provvedimento espresso entro un termine perentorio, condannandola altresì alla rifusione delle spese di giudizio. La domanda di risarcimento del danno da ritardo, tuttavia, deve essere trattata con il rito ordinario, non potendo essere decisa con la medesima pronuncia che accoglie il ricorso avverso il silenzio. Il principio di diritto affermato mira a garantire la certezza del diritto e la tutela effettiva delle posizioni giuridiche soggettive, imponendo all'Amministrazione l'obbligo di pronunciarsi in modo esplicito sulle richieste dei privati, senza poter eludere tale dovere attraverso il mero silenzio. Tale principio si fonda sull'esigenza di assicurare la trasparenza e la correttezza dell'azione amministrativa, nonché il diritto di difesa dell'interessato, il quale deve poter conoscere le ragioni dell'eventuale diniego e impugnare il provvedimento espresso. L'Amministrazione, pertanto, non può sottrarsi all'obbligo di decidere, dovendo comunque adottare una determinazione, positiva o negativa, che consenta all'interessato di tutelare adeguatamente le proprie posizioni giuridiche.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/03/2019

N. 03997/2019 REG.PROV.COLL.

N. 14258/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

sul ricorso numero di registro generale 14258 del 2018, proposto da
Fratelli Rozzi di ((omissis)) & C. S.a.s., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Crescenzio n. 19;

contro

Il Comune di Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura comunale in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per la…

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