Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14246 del 11 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:14246PEN

Massima

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Il danneggiamento di beni mobili, anche se non comporta un danno strutturale o funzionale, integra il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. quando risulti provato l'imbrattamento delle pareti, il danneggiamento della porta e l'ammaccatura di tavoli e sedie, essendo sufficiente un pregiudizio, anche lieve, all'integrità fisica delle cose. Il giudice di merito, nel valutare la prova testimoniale, non è tenuto a dare conto di ogni singolo elemento di prova, essendo sufficiente che motivi adeguatamente la propria decisione, senza che il vizio di motivazione possa essere dedotto per il solo fatto che il giudice abbia trascurato o disatteso elementi di valutazione che, ad avviso della parte, avrebbero dovuto o potuto dar luogo ad una diversa decisione, trattandosi di una rivalutazione del fatto preclusa in sede di legittimità. La facoltà di impugnare una sentenza non è assoluta e indiscriminata, ma è subordinata alla presenza di una situazione in forza della quale il provvedimento del giudice risulti idoneo a produrre la lesione della sfera giuridica dell'impugnante e l'eliminazione o la riforma della decisione gravata renda possibile il conseguimento di un risultato vantaggioso, non essendo ammesso l'esercizio del diritto di impugnazione avente di mira la sola esattezza teorica della decisione, senza che alla posizione giuridica del soggetto derivi alcun risultato pratico favorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antoni - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Sp. Ug. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, sezione 2A penale, in data 3.3.2010;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Salvi Giovanni, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;

Udito il difensore della parte civile …

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