Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29990 del 29 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29990PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere, deve considerare tutti gli elementi rilevanti, tra cui il decorso del tempo, il risarcimento del danno e l'eventuale riconoscimento di circostanze attenuanti, ma può legittimamente rigettare la richiesta qualora permangano esigenze cautelari attuali e concrete, come il mancato rispetto di precedenti prescrizioni e l'utilizzo di documenti falsi da parte dell'indagato. Il giudice non è tenuto a fornire una risposta espressa a ciascuna delle argomentazioni difensive, essendo sufficiente che la motivazione indichi le ragioni poste a fondamento della decisione e dimostri di aver valutato i fatti decisivi ai fini del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/02/2020 del TRIB. LIBERTA' di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
sentite le conclusioni del PG Dr. CUOMO LUIGI il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 10/02/2020, il Tribunale di Torino confermava il provvedimento del Tribunale di Cuneo in data 16/12/2019 in forza del quale era stata rigetta l'…

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