Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42152 del 29 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:42152PEN

Massima

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L'aggravante dell'ingente quantitativo di sostanza stupefacente, prevista dall'art. 80, comma 2, del D.P.R. n. 309/1990, richiede un quantitativo oggettivamente straordinario, tale da superare con accento di eccezionalità l'entità solitamente trattata nell'ambiente di riferimento, valutato in relazione alla concentrazione pura della sostanza e non al solo dato ponderale complessivo; tale aggravante non può essere applicata sulla base della mera ampiezza della rete di spaccio o del numero di persone coinvolte, essendo tali elementi eventualmente rilevanti ai fini della determinazione della pena ai sensi dell'art. 133 c.p. La valutazione della sussistenza dell'aggravante deve pertanto fondarsi su criteri quanto più possibile oggettivi, al fine di garantire il rispetto del principio di legalità di cui all'art. 25, comma 2, Cost.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CALVANESE Esilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Di. Ma. Gi. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza dell'08/01/2010 della Corte di appello di Salerno;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Anna Dr. Petruzzellis;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'Appello di Salerno ha confermato la co…

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