Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25840 del 25 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:25840PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La vittima di tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione, anche se inizialmente ha accettato di espatriare con la promessa di un lavoro, non può essere ritenuta responsabile dei reati commessi ai suoi danni, in quanto la sua volontà è stata annullata dalle minacce, violenze e costrizioni subite da parte dei suoi aguzzini. Il giudice deve valutare attentamente le dichiarazioni della vittima, anche se presentano alcune incongruenze, tenendo conto del contesto di grave sfruttamento e assoggettamento in cui è stata costretta ad agire. L'eventuale contraddittorietà o lacunosità del racconto non è sufficiente a inficiare la credibilità della vittima, quando risulta provato il perdurante stato di soggezione e di pericolo per sé e per i propri familiari in cui è stata mantenuta. In tali casi, il giudice deve riconoscere la vittima come tale, prescindendo da una valutazione rigorosa della sua condotta pregressa o successiva, e condannare i responsabili dello sfruttamento, a prescindere dal ruolo ricoperto (intermediari, sfruttatori diretti, ecc.), in applicazione delle norme a tutela delle vittime di tratta e sfruttamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) JO. SH. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 21/06/2006 CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

Sentite le conclusioni del P.G. Dott. D'ANGELO Giovanni di inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - Jh.Sh. ricorre contro sentenza della Corte di Assise di Appello di Catania…

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