La decadenza della concessione demaniale marittima può essere dichiarata dalla pubblica amministrazione competente qualora il concessionario non abbia provveduto al pagamento dei canoni dovuti, anche in presenza di un precedente piano di rateizzazione, e non abbia rispettato gli obblighi e i requisiti previsti dalla concessione, come la comunicazione di variazioni della compagine societaria. Tali ipotesi di decadenza non sono soggette alla sospensione dei procedimenti amministrativi prevista dall'art. 100, comma 5, del D.L. n. 104/2020, convertito dalla L. n. 126/2020, in quanto tale disposizione si riferisce esclusivamente alle concessioni demaniali marittime ancora in essere, mentre la concessione oggetto della controversia era già scaduta per decorso del termine di durata, senza essere stata rinnovata. Pertanto, la pubblica amministrazione può legittimamente dichiarare la decadenza della concessione in presenza di gravi inadempimenti del concessionario, senza che trovino applicazione le norme che prevedono la sospensione dei procedimenti o la riduzione dei canoni pregressi, le quali sono riferite unicamente alle concessioni ancora in corso e non a quelle già scadute.