Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45456 del 8 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:45456PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, può essere disposta nei confronti di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso sulla base di precedenti condanne per gravi reati e plurime ordinanze di custodia cautelare recentemente emesse, anche se il soggetto si trova attualmente in stato di detenzione, purché la durata della misura e l'obbligo di soggiorno siano proporzionati alla sua pericolosità sociale accertata. Il ricorso in Cassazione avverso il provvedimento che applica tale misura di prevenzione è ammissibile solo per violazione di legge e non per vizi della motivazione, salvo che questa sia inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/03/2019 della CORTE APPELLO di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
lette le conclusioni del PG, Dr. ((omissis)), che ha chiesto venga dichiarata l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento del 27 marzo 2019, la Corte di appello di Lecce confermava il decreto con il quale il locale Tribunale aveva disposto nei confronti di (OMISSIS) la misura di…

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