Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13487 del 22 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:13487PEN

Massima

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La sentenza della Corte di Cassazione stabilisce che la sentenza del giudice di merito che applichi la pena su richiesta delle parti, escludendo che ricorra una delle ipotesi di proscioglimento di cui all'articolo 129 del codice di procedura penale, può essere oggetto di controllo di legittimità sotto il profilo del vizio di motivazione soltanto se dal testo della sentenza impugnata appaia evidente la sussistenza delle cause di non punibilità di cui al citato articolo 129. Inoltre, nel ricorso per cassazione avverso la sentenza che applichi la pena nella misura patteggiata tra le parti, non è ammissibile proporre motivi concernenti la misura della pena, a meno che non si versi in ipotesi di pena illegale. Ciò in quanto la richiesta di applicazione della pena e l'adesione alla pena proposta dall'altra parte integrano un negozio di natura processuale che, una volta perfezionato con la ratifica del giudice che ne ha accertato la correttezza, non è revocabile unilateralmente, sicché la parte che vi ha dato origine, o vi ha aderito e che ha così rinunciato a far valere le proprie difese ed eccezioni, non è legittimata, in sede di ricorso per cassazione, a sostenere tesi concernenti la congruità della pena, in contrasto con l'impostazione dell'accordo al quale le parti processuali sono addivenute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

ricorre avverso la sentenza, in data 20 giugno 2012, del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola, con la quale, gli e' stata applicata la pena concordata tra le parti, ex articolo 444 cod. proc. pen.;

sentita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

letto il parere del P.M., che ha concluso la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) ricorre av…

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