Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24597 del 20 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:24597PEN

Massima

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Il diritto di cronaca giornalistica, pur essendo un diritto costituzionalmente garantito, trova un limite nel rispetto della reputazione altrui. Pertanto, l'esercizio di tale diritto deve avvenire nel rispetto del principio di verità, pertinenza e continenza della notizia, senza eccedere nell'utilizzo di espressioni lesive della dignità della persona. In particolare, l'accostamento di un soggetto a una "lobby culturale" che "sottovaluta il problema della pedofilia" e "permette il verificarsi di casi abominevoli" integra l'elemento oggettivo del reato di diffamazione, in quanto tale affermazione risulta idonea a screditare la reputazione del soggetto, indipendentemente dall'intento del giornalista. Tuttavia, qualora emerga che il giornalista abbia riportato fedelmente le dichiarazioni di un soggetto competente in materia, senza aggiungere proprie valutazioni, potrebbe configurarsi l'esimente del diritto di cronaca, purché siano rispettati i limiti di verità, pertinenza e continenza dell'informazione. In tal caso, il giudice è tenuto a un attento esame comparativo di tutti gli elementi probatori, al fine di accertare la fonte primaria dell'accusa e valutare se il giornalista abbia effettivamente esercitato il suo diritto di cronaca nei limiti consentiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Anton - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 757/2004 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 17/10/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

udito il P.G. in persona del Dott. GALASSO Aurelio che ha concluso per il rigetto;

udito il…

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