Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28129 del 30 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:28129PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, mediante artifici contabili, utilizza indebitamente beni o risorse dell'amministrazione pubblica per finalità personali o per remunerare informatori, pur non conseguendo un diretto arricchimento patrimoniale, commette il reato di truffa aggravata, salvo che dimostri la sussistenza di una causa di giustificazione che escluda l'ingiustizia del profitto conseguito. Infatti, l'indebito impiego di risorse pubbliche, anche se non direttamente a vantaggio del pubblico agente, integra comunque un'appropriazione indebita che lede l'interesse dell'amministrazione alla corretta gestione e destinazione dei beni e dei fondi pubblici, configurando così gli estremi della truffa aggravata, a meno che non emerga una causa di esclusione della responsabilità penale, come il legittimo esercizio di un diritto o l'adempimento di un dovere. Il giudice, pertanto, nel valutare la sussistenza del reato, deve accertare non solo l'utilizzo indebito delle risorse pubbliche, ma anche l'assenza di una giustificazione che escluda l'ingiustizia del profitto conseguito, anche indirettamente, dal pubblico agente, tenendo conto di tutti gli elementi probatori acquisiti, senza incorrere in valutazioni illogiche o contraddittorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizi - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale Militare della Corte Militare di Appello;

nei confronti di:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso la sentenza 17 ottobre 2012 - Corte Militare di Appello;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Maurizio Barbarisi;

udite le conclusioni del rappresentante del Pubblico Ministero, in persona del Dr. FLAMINI Luigi Maria, Sostituto Procuratore Generale Militare, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata e la trasm…

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