Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27351 del 31 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27351PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura quando sussiste un accordo criminoso diretto all'attuazione di un più vasto programma illecito, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente dall'effettiva commissione dei singoli reati programmati. A tal fine, il giudice deve valutare la durata dell'accordo, le modalità di azione e collaborazione tra i soggetti, il contenuto economico delle transazioni, la rilevanza obiettiva che ciascun contraente riveste per il sodalizio, nonché gli elementi rivelatori del fatto che la volontà dei partecipi abbia superato la soglia del mero rapporto sinallagmatico contrattuale, realizzando un legame che riconduce la partecipazione del singolo al progetto associativo. Tali elementi, desumibili anche da intercettazioni, videoriprese, osservazioni e pedinamenti, possono integrare la prova della partecipazione dell'imputato all'associazione, a prescindere dalla commissione di singoli episodi delittuosi, purché dimostrino il suo stabile inserimento nella compagine associativa dedita allo spaccio di stupefacenti. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il decorso del tempo e la condotta serbata in occasione di precedenti vicende giudiziarie possono essere elementi specifici dai quali desumere che tali esigenze possano essere soddisfatte anche con misure diverse dalla custodia cautelare in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA Rocco Marco - Presidente

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - rel. Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/01/2017 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO,
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EUGENIA SERRAO;
sentito il Procuratore generale, in persona del Dott. LUIGI CUOMO, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi e chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Palermo, in funzione di giudice del riesame, con l'ordina…

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