Consiglio di Stato sentenza n. 5224 del 2001

ECLI:IT:CDS:2001:5224SENT

Massima

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MASSIMA GIURIDICA La variante generale al piano regolatore generale, quale strumento di pianificazione urbanistica di carattere generale e innovativo, non richiede una specifica motivazione in ordine alle singole scelte di destinazione delle aree, essendo sufficiente che l'amministrazione comunale illustri nella relazione tecnica di accompagnamento i criteri di ordine tecnico-discrezionale seguiti nell'impostazione del nuovo assetto urbanistico, volto a soddisfare esigenze di pubblico interesse, antiche e nuove, rappresentative di un interesse generale della collettività. La reiterazione di vincoli espropriativi o inedificandi, scaduti per il decorso del termine quinquennale di efficacia, è legittima ove l'amministrazione dimostri la persistenza e attualità delle esigenze urbanistiche che ne giustificano il mantenimento, senza che sia necessaria una specifica motivazione riferita alla singola area vincolata, essendo sufficiente che le ragioni della reiterazione siano desumibili dalla relazione tecnica che illustra i criteri generali seguiti nell'adozione della variante generale. La presenza di manufatti edilizi su un'area, in assenza di situazioni di affidamento qualificato del privato, non costituisce un limite all'esercizio del potere pianificatorio dell'amministrazione comunale, né impone a quest'ultima l'obbligo di una specifica motivazione in ordine alla reiterazione del vincolo su quella determinata area, essendo sufficiente che le ragioni della scelta siano desumibili dalla relazione tecnica che illustra i criteri generali seguiti nell'adozione della variante generale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 7135 del 1991, proposto dal Comune di Busto Arsizio in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso quest'ultimo in Roma, via del Viminale n. 43;
CONTRO
((omissis)) e Nipoti S.p.A., in persona del suo legale rappresentante, nonché ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), elettivamente domiciliati in ((omissis)) n. 27, presso lo studio del terzo;
E NEI CONFRONTI DI
REGIONE LOMBARDIA in persona del Presidente in carica della giunta regionale, non costituito;
PER L'ANNULLAMENTO
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia…

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