Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9413 del 4 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9413PEN

Massima

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Il favoreggiamento e lo sfruttamento continuato della prostituzione, anche se commessi in concorso, costituiscono reati gravi che possono comportare l'applicazione obbligatoria della misura di sicurezza della Casa di Lavoro, qualora il giudice accerti la pericolosità sociale dell'imputato al momento dell'applicazione della misura, tenendo conto dell'ampiezza dell'impresa criminosa, dell'articolazione soggettiva in vari ambiti territoriali, dei legami operativi tra i correi, della capacità di dare notevole efficacia alla condotta di induzione e talvolta anche di coartazione mediante violenze e minacce, nonché degli sviluppi dell'attività criminosa anche nei tempi successivi alla conclusione dell'indagine e dell'intensità del dolo. L'accertamento della persistenza della pericolosità sociale al momento dell'esecuzione della misura è tuttavia demandato al magistrato di sorveglianza, il quale dovrà effettuare una valutazione aggiornata della situazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 822/2011 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 19/07/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LORENZO ORILIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza 19.7.2013 la Corte d'Appello di Bologna - per quanto interessa in ques…

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