Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 49598 del 30 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49598PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Ai fini della configurabilità del vincolo della continuazione tra reati di associazione per delinquere, non è sufficiente il riferimento alla tipologia del reato e all'omogeneità delle condotte, ma è necessaria una specifica indagine sulla natura dei vari sodalizi, sulla loro concreta operatività e sulla loro continuità nel tempo, al fine di accertare l'unicità del momento deliberativo e la sua successiva attuazione attraverso la progressiva appartenenza del soggetto ad una pluralità di organizzazioni ovvero ad una medesima organizzazione. Il giudice del rinvio, a seguito di annullamento per vizio di motivazione, non è vincolato alla valutazione dei fatti accertati nel provvedimento annullato ed è chiamato a compiere un nuovo e completo esame del materiale probatorio, fermo restando che non può ripetere il percorso logico censurato nel giudizio rescindente e deve fornire adeguata motivazione sui punti della decisione sottoposti al suo esame. Pertanto, il giudice del rinvio deve verificare, sulla base di una puntuale analisi degli elementi istruttori, la sussistenza o meno degli "indici sintomatici" dell'identità del disegno criminoso, quali la distanza cronologica tra i fatti, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, la tipologia dei reati, il bene protetto, l'omogeneità delle violazioni, la causale, le condizioni di tempo e di luogo, in modo da accertare la preordinazione di fondo che lega le singole violazioni, senza limitarsi al mero dato dell'appartenenza del soggetto a diverse organizzazioni criminali.

Sentenza completa

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/06/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EUGENIA SERRAO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MIGNOLO OLGA che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di SALERNO in difesa di (OMISSIS) che illustrando i motivi del ricorso insiste per l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 24/02/2014 la Corte di Appello di Napoli, in parziale riforma della sentenza del Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Napoli emessa in data 8/11/2012 nei confronti - per quanto qui di interesse - di (OMISSIS), e altri non ricorrenti, in relazione ai reati di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 74, commi 1 e 4, e L. 12 luglio 1991, n. 203, a…

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