Il ricorso ordinario per cassazione avverso la sentenza pronunciata ai sensi dell'articolo 599 bis c.p.p. è inammissibile, ferma restando la sola possibilità di proporre quello straordinario per errore di fatto di cui all'articolo 625 bis c.p.p. In tali casi, la Corte di Cassazione dichiara l'inammissibilità dell'impugnazione con procedura semplificata e non partecipata ai sensi dell'articolo 610 c.p.p., comma 5 bis, seconda parte. Il giudice di legittimità, pertanto, è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso e a condannare il ricorrente al pagamento delle spese processuali nonché di una somma in favore della Cassa delle Ammende, la cui entità è rimessa alla sua valutazione discrezionale sulla base dei criteri di equità. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta venga proposto un ricorso ordinario per cassazione avverso una sentenza pronunciata ai sensi dell'articolo 599 bis c.p.p., in quanto la disciplina introdotta dalla L. n. 103 del 2017 ha inteso limitare il sindacato di legittimità a tale tipologia di provvedimenti, consentendo unicamente il ricorso straordinario per errore di fatto.