Il Comune, nell'esercizio del proprio potere cautelare di sospensione temporanea dell'efficacia di un'autorizzazione amministrativa precedentemente rilasciata, può disporre il divieto di svolgimento di un'attività di intrattenimento musicale (karaoke) fino alla regolarizzazione della documentazione di valutazione di impatto acustico, qualora siano stati accertati il superamento dei limiti di emissione sonora previsti dalla legge e l'omessa predisposizione e presentazione di tale documentazione da parte del titolare dell'attività, senza che ciò comporti violazione del giusto procedimento amministrativo, attesa la natura cautelare e temporanea del provvedimento adottato. L'Amministrazione, in tali casi, non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento, in ragione delle esigenze di celerità e delle circostanze conosciute dal destinatario del provvedimento, che escludono l'obbligo di tale comunicazione. Il provvedimento di sospensione temporanea dell'efficacia dell'autorizzazione, adottato sulla base di accertamenti tecnici e documentali, è adeguatamente motivato anche attraverso il rinvio agli atti istruttori, senza che ciò comporti violazione del principio di motivazione. Tale provvedimento non costituisce esercizio del potere di revoca di cui all'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, bensì l'esercizio del potere cautelare di sospensione di cui all'art. 21-quater, comma 2, della medesima legge, senza che possa invocarsi la violazione dell'art. 9 della legge n. 447/1995 sull'inquinamento acustico.