Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39778 del 4 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39778PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di omicidio si realizza quando più soggetti, anche senza un previo accordo, cooperano materialmente e psicologicamente in modo determinante alla produzione dell'evento morte, ciascuno apportando un contributo causalmente rilevante, anche se di diversa entità, alla realizzazione del fatto. A tal fine, non è necessario che il concorrente si sia rappresentato come sviluppo logicamente prevedibile del reato concordato la commissione di un reato diverso e più grave, essendo sufficiente che egli abbia consapevolmente e volontariamente preso parte all'azione delittuosa, anche se in misura minore rispetto all'altro concorrente. Pertanto, il concorrente può essere ritenuto responsabile del reato più grave commesso, ai sensi dell'art. 110 c.p., anche quando il suo apporto sia stato di minore rilevanza rispetto a quello dell'altro partecipante, purché tale contributo non sia del tutto marginale e irrilevante nella dinamica del fatto. Inoltre, la chiamata in correità di un concorrente può costituire valido elemento di prova, purché sia adeguatamente riscontrata da altri elementi di natura oggettiva, senza che sia necessario procedere preliminarmente ad un vaglio della credibilità e attendibilità del dichiarante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/11/2016 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO CAIRO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MARINELLI FELICETTA;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
udito il difensore avv. (OMISSIS) che si riporta al ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con sentenza in data 9 novembre 2016 la Corte d'…

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