Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10531 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:10531SENT

Massima

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Il diritto di fruizione dell'alloggio di servizio concesso a dipendenti pubblici per l'espletamento di specifici incarichi cessa con la cessazione del rapporto di lavoro per qualsiasi causa, imponendo all'amministrazione di recuperare la disponibilità dell'immobile al fine di assegnarlo ad un nuovo custode. In tali casi, l'amministrazione è legittimata ad adottare provvedimenti di invito al rilascio dell'alloggio, nel rispetto delle garanzie procedimentali previste dalla legge, senza essere tenuta a indicare il nominativo del nuovo assegnatario, atteso che il diritto del precedente occupante è venuto meno con la cessazione del rapporto di servizio. L'amministrazione, inoltre, nel procedere al recupero del possesso dell'immobile, deve contemperare le esigenze abitative del soggetto decaduto dal beneficio, concedendogli un congruo termine di tolleranza prima di dare esecuzione al provvedimento di rilascio.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/06/2023

N. 10531/2023 REG.PROV.COLL.

N. 08869/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8869 del 2017, proposto da
Vittorio Fioravanti, rappresentato e difeso dagli avvocati Francesco Pastori, Francesca Pignani e Luca Sanna, con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, via di Vigna Murata, n.1;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Giorgio Pasquali, con domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura dell’Ente in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per l'annullamento

- del provvedimento del Direttore del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale, prot. QL33109 del 5 giugno 2017, notificat…

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