La legge regionale sul recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (L.R. 27/2006) esclude tassativamente la possibilità di regolarizzare in sanatoria l'occupazione abusiva di alloggi già assegnati e legittimamente occupati dal titolare del provvedimento concessorio, anche in caso di suo temporaneo allontanamento per motivi di salute, in assenza di formale rinuncia o decadenza dall'assegnazione. Pertanto, l'occupazione di un alloggio E.R.P. da parte di un soggetto diverso dall'assegnatario legittimo è rilevante ai fini della sanatoria soltanto a seguito della definitiva cessazione del rapporto concessorio, che si verifica con il decesso dell'assegnatario, e non già per il solo fatto dell'abbandono materiale dell'alloggio da parte di quest'ultimo. Inoltre, la regolarizzazione in sanatoria è preclusa qualora il decesso dell'assegnatario legittimo sia intervenuto successivamente al termine fissato dalla legge regionale per la presentazione delle relative domande. In tali ipotesi, l'occupazione dell'alloggio da parte di terzi, ancorché protratta nel tempo, non può essere sanata, in quanto in contrasto con il divieto di cessione illegittima dell'alloggio pubblico previsto dalla normativa.