Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47198 del 27 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:47198PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità e posizione di influenza politica, costringe un privato a dargli o promettergli una somma di denaro o altra utilità, minacciando di impedire o ritardare il compimento di un atto del suo ufficio, commette il reato di concussione. Tale condotta è integrata anche quando il pubblico ufficiale si avvale di un intermediario, anch'egli concorrente nel reato, per esercitare la propria pressione indebita sul privato. Ai fini della configurabilità del delitto di concussione, non è necessario che il pubblico ufficiale abbia un diretto potere decisionale sulla pratica amministrativa in questione, essendo sufficiente che egli abusi della propria posizione di influenza e di condizionamento nei confronti degli altri pubblici ufficiali competenti. Inoltre, lo "stato di soggezione" del privato concusso può derivare non solo dall'abuso di potere, ma anche dall'abuso della qualità del pubblico agente, a prescindere dalla sussistenza di minacce esplicite. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del delitto di concussione, deve accertare non solo l'abuso della posizione di influenza politica del pubblico ufficiale, ma anche l'effettiva costrizione del privato, derivante dall'indebito sfruttamento della qualità e del ruolo rivestiti dal pubblico agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4749/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 05/06/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO DOMENICO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso per la riqualificazione del fatto come estorsione e rigetto del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che chiede il rigetto;
Udito p…

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